L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN) ha aggiornato oggi (giovedì) la sua Lista rossa delle specie minacciate, che rappresenta un indicatore critico della salute della biodiversità mondiale. Per questa ultima versione della lista sono state valutate più di 150'000 specie, di cui 41'459 sono state ritenute a rischio di estinzione.
La farfalla migratrice monarca entra in Lista rossa
Da quest'anno è entrata nella Lista una nuova specie di farfalla: la monarca migratrice, un esemplare capace di percorrere ogni anno migliaia di chilometri per riprodursi. La loro popolazione è in costante declino in occidente ed è diminuita del 99,9% dagli anni Ottanta: i cambiamenti climatici e la distruzione dell'habitat in cui vivono ostacolano la loro sopravvivenza. "La questione sia rimasto un numero sufficiente di farfalle per mantenere le popolazioni, e prevenirne l'estinzione, rimane preoccupante", commenta l’organizzazione e spiega: "Si tenterà di intervenire mobilitando il pubblico e le organizzazioni per la protezione di questa specie".
Tutte le specie di storione in pericolo
Anche la situazione degli storioni è molto negativa: "Tutte le specie di storione ancora viventi nell'emisfero settentrionale sono ora minacciate di estinzione a causa delle dighe e del bracconaggio" ha annunciato l’UICN. Si tratta di un declino più pronunciato di quanto si pensasse in precedenza, a causa del bracconaggio e delle barriere alla migrazione.
Dati inaspettati sulle tigri
Un po’ diverso è invece il caso delle tigri selvatiche. Il numero totale degli esemplari di questa specie è infatti più alto di quanto previsto sulla base dell'andamento degli scorsi anni: l'errore di stima è dovuto, molto probabilmente, al recente miglioramento delle tecniche di monitoraggio degli animali. Il numero di tigri potrebbe essere aumentato dall’ultima misurazione risalente al 2015, o rimasto stabile. In entrambi i casi, si tratta di una buona notizia.
Nonostante questo, purtroppo, la Panthera tigris rimane una specie a rischio di estinzione, a causa della crescente pressione esercitata dall'agricoltura e dagli insediamenti umani sul suo habitat. Per continuare a proteggere le tigri “è essenziale espandere e collegare le aree protette, garantire una gestione efficace e collaborare con le comunità locali che vivono all’interno e intorno agli habitat delle tigri”, ha spiegato l’IUCN.
Animali e canicola
Il Quotidiano 14.07.2022, 21:00