In Italia, dopo il caso della nave Aquarius, scoppia quello "Lifeline", una nave straniera che ha imbarcato 224 migranti in acque libiche. Dalle prime informazioni espresse dai politici italiani di maggioranza, sembrava che il natante fosse olandese, versione poi smentita direttamente dalle autorità dei Paesi Bassi.
"La nave Ong "Lifeline" batte illegittimamente bandiera olandese, visto che non è registrata in quel paese. Di fatto è una nave apolide che non dovrebbe e non potrebbe navigare in acque internazionali. Potrebbe essere considerata una nave pirata". A riferire queste parole giovedì sera è stato il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, al termine del Consiglio dei Ministri. "Ho parlato con l'ammiraglio comandante della Guardia Costiera - ha aggiunto il ministro - e posso dire che la Lifeline si trova ancora in acque libiche".
"L'Italia sta lavorando per salvare tutte le vite umane a bordo e ritiene che debbano sbarcare in Libia o a Malta e sta trattando con questi due paesi per ottenere questa soluzione". Lo rendono noti fonti del ministero dell'Interno. Le stesse fonti aggiungono che, nel caso in cui la nave finisca per attraccare in Italia, ciò potrebbe accadere solo se vuota. In tal caso verrebbe sequestrata e il suo equipaggio arrestato.
Ats/sdr