Un brusco risveglio causato da una forte esplosione, una colonna di fuoco alta più di dieci piani e poi altre esplosioni: è la testimonianza di Ugo Poletti, direttore dell'Odessa Journal, dell'attacco che ha colpito alle prime ore del mattino la città portuale nel sud dell'Ucraina.
Secondo fonti russe, gli obiettivi erano una raffineria e tre depositi di carburante, mentre da lato ucraino non vengono segnalate vittime. Si tratta comunque del primo importante attacco contro la città, di grande importanza strategica.
Poletti ritiene però che la prospettiva di un’offensiva via terra resta ancora lontana, dato che le truppe russe più vicine, nella regione di Mykolaïv, si sono ritirate. Gli attacchi missilistici nella regione di Odessa dimostrano però la volontà di tenere la città sotto pressione, secondo Poletti. Altri missili, secondo il Ministero dell'interno ucraino, sarebbero caduti a metà giornata proprio sulla città di Mykolaïv.
L'intensificarsi dei bombardamenti nel sud-est del Paese sembra confermare l'intenzione da parte russa di concentrare le operazioni militari nella regione, mentre continua il ritiro delle truppe dalla regione di Kiev e più in generale nel nord dell'Ucraina.
Esplosioni sono state riportate anche a Belgorod, città russa al confine con l'Ucraina, dove venerdì erano stati colpiti dei depositi di petrolio.
Troppo presto per un incontro tra i presidenti
Sul lato diplomatico, secondo il capo negoziatore russo, resta ancora molto da fare per stendere una bozza di accordo prima di un incontro tra i presidenti russo e ucraino. I colloqui riprenderanno lunedì, ma da parte russa si ribadisce che il riconoscimento della Crimea e delle repubbliche separatiste resta un punto non negoziabile.
Continua la fuga dei civili
Sono quasi 4,2 milioni i rifugiati ucraini che hanno lasciato il Paese dall'inizio del conflitto, con circa 40'000 persone che hanno lasciato l'Ucraina nelle ultime 24 ore.
A Mariupol, completamente circondata, i separatisti hanno annunciato l'apertura di un corridoio umanitario per sfollare i cittadini stranieri presenti in città.