Un’offensiva russa in Ucraina in grande stile potrebbe essere presto lanciata dalla Russia, per cercare di vincere, definitivamente, la guerra. La notizia in questo senso è iniziata a circolare ieri, ma sulla sua fondatezza gli analisti non sono concordi. Secondo Mauro Gilli, esperto di strategie militari del Politecnico di Zurigo, si possono tuttavia fare alcune considerazioni: “Da una parte un articolo del New York Times, basato su fonti primarie, suggerisce che l’impegno del presidente (russo) Vladimir Putin sia pressoché infinito, possiamo quindi dire che non si fermerà e che è disposto a subire ingenti perdite; dall’altra parte, la sola volontà di raggiungere un obiettivo non è sufficiente: servono anche le capacità. E da questo punto di vista la nuova eventuale offensiva incontrerebbe grandi difficoltà: non ci sarebbe più un effetto sorpresa, vantaggio del quale la Russia aveva inizialmente goduto, e poiché Mosca deve fare i conti con le ingenti perdite subite”.
In merito, dunque, a quanto sia probabile questa offensiva, Gilli aggiunge che: “Anche se Putin dovesse affidarsi a mezzi bielorussi, che sono comunque inferiori a quelli di Mosca, dovrebbe fare i conti con personale meno ben addestrato e con problemi di logistica e rifornimento. Inoltre, si scontrerebbe con la mancanza di mezzi di comunicazione efficaci ed efficienti e con la mancanza di comando e controllo”.
“Guerra fino all’estate”
Intanto, Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che la guerra potrebbe durare “da uno e mezzo a due anni”; il capo della direzione principale dell’intelligence, Kyryl Budanov, ha per parte sua affermato che i combattimenti dovrebbero terminare entro l’estate 2023.
La guerra e i suoi interrogativi
Telegiornale 18.12.2022, 21:00