Oltre 100 dispersi in California

Le fiamme che non danno tregua alla California hanno causato la morte di 25 persone, secondo il bilancio più aggiornato, destinato però ad aggravarsi ancora visto che è nel frattempo salito di molto il numero dei dispersi, ora 110. Quasi tutte le vittime, 23 per la precisione, sono state registrate nel nord dello Stato, nella contea di Butte, dove infuria il Camp Fire e la cittadina di Paradise è praticamente cancellata dalle carte. Le abitazioni distrutte sono oltre 7'000.

I pompieri attivi in tutto lo Stato sono ormai più di 8'000, ma il grande focolaio settentrionale è sotto controllo solo nella misura del 25% e ad alcune aree è ancora impossibile accedere. Lo spegnimento richiederà almeno tre settimane. Più a sud, dove il Woolsey Fire sta divorando ettari su ettari di terreno attorno a Malibu, si teme addirittura che la situazione peggiori con l'arrivo dei venti di Santa Ana, caldi e secchi.

Nel complesso, gli sfollati sono oltre 250'000 e i vigili del fuoco hanno lanciato un appello ad ascoltare il consiglio di andarsene di casa quando richiesto, vista la velocità di propagazione delle fiamme, che non lasciano scampo se sottovalutate.

Il capo del loro sindacato, Brian Rice, non ha intanto lesinato le critiche all'indirizzo del presidente Donald Trump per il suo tweet "inopportuno, umiliante per quanti stanno soffrendo e combattendo i roghi e frutto di cattiva informazione". L'inquilino della Casa Bianca aveva imputato gli incendi a una carriva gestione delle foreste, minacciando tagli ai fondi statali: un'affermazione "pericolosamente falsa".