Rimane un mistero italiano senza colpevoli quello del sequestro del giornalista Mauro De Mauro, scomparso nel nulla la sera del 16 settembre del 1970 a Palermo. In più di 43 anni non si è riusciti a fare luce su mandanti ed esecutori.
La Corte d'assise d'appello ha confermato la sentenza di primo grado (emessa nel 2011) che assolve, per mancanza di prove, il boss Totò Riina accusato di essere il mandante e l'organizzatore del sequestro e dell'omicidio del giornalista.
Prima di scomparire Mauro De Mauro era impegnato nell'inchiesta sulla morte del presidente dell'Eni, Enrico Mattei, precipitato con il suo aereo nel 1962. Per gli inquirenti fu un sabotaggio riconducibile a un complotto che avrebbe unito uomini del potere politico-economico e ambienti di Cosa nostra. Ma vi è pure l’ipotesi che il giornalista sia stato tolto di mezzo per quanto sapeva del golpe Borghese nel quale erano coinvolti uomini dei servizi di sicurezza, ambienti neofascisti e gruppi mafiosi.
Ansa/Diem
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