Il premier ungherese Viktor Orban ha inviato nei giorni scorsi a Bruxelles un conto di 400 milioni di euro (circa 460 milioni di franchi) per la costruzione del muro ai confini del paese. L'Unione Europea dovrebbe così sostenere metà dei costi dell'opera di recinzione che Budapest ha affrontato per impedire il flusso dei migranti al confine meridionale, stando a quanto ha asserito giovedì il vicepremier Janos Lazar.
Lazar ha affermato che "se parliamo di solidarietà europea, dobbiamo parlare anche di protezione delle frontiere e questa solidarietà va vissuta in modo pragmatico". Il muro ungherese era stato sostenuto anche dai premier delle nazioni del cosiddetto gruppo di Visegrad, ovvero Polonia, Cechia e Slovacchia, le stesse che rifiutano le quote obbligatorie di migranti da collocare e per questo (e altri motivi) richiamate più volte da Bruxelles, l’Ungheria di Orban in primis.
ATS/Reuters/EnCa