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Orban da Putin, ma “senza mandato dell’UE”

“La missione di pace iniziata a Kiev prosegue”, afferma il premier ungherese - Piovono critiche da Bruxelles: “Minata l’unità dei Ventisette”

  • 5 luglio, 12:38
  • 5 luglio, 15:25
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Viktor Orban

  • reuters
Di: AFP/ATS/pon 

Il premier magiaro Viktor Orban è arrivato venerdì mattina a Mosca per incontrare Vladimir Putin, un viaggio che ha suscitato le critiche immediate dell’Unione Europea, di cui l’Ungheria ha da pochi giorni assunto la presidenza di turno semestrale.

“La missione di pace”, come l’ha definita un portavoce dell’Esecutivo di Budapest, avviene infatti “senza alcun mandato da parte dell’UE”, ha dichiarato il presidente del Consiglio uscente, il belga Charles Michel, ancora prima che le voci sulla visita fossero confermate ufficialmente. Per il portavoce della Commissione, Eric Mamer, il viaggio “mina l’unità e la determinazione” che i Ventisette devono mostrare.

“Non possiamo attendere che la guerra finisca miracolosamente da sola”, si è giustificato invece Orban, il leader europeo che ha mantenuto i migliori rapporti con il Cremlino, disapprova le sanzioni e gli aiuti militari all’Ucraina.

Tre giorni fa si era già recato a Kiev - per la prima volta dall’inizio del conflitto - e aveva visto il presidente Volodymyr Zelensky. Gli aveva chiesto di considerare l’ipotesi di un cessate il fuoco che consenta l’avvio di negoziati con Mosca. La risposta di Zelensky era stata negativa. Le trattative sono una condizione per qualsiasi tregua, senza di esse non vi può essere uno stop ai combattimenti, ha peraltro ribadito giovedì Putin, che alla luce degli sviluppi al fronte si sente oggi in posizione di forza. Il Cremlino ha rifiutato nei giorni scorsi la proposta di mediazione turca, avanzata da Recep Tayyip Erdogan in occasione del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai svoltosi ad Astana. Putin sembra guardare sempre più a Washington come interlocutrice, anche nella prospettiva di un cambio alla Casa Bianca, e ha affermato di “prendere seriamente” le rassicurazioni di Donald Trump di voler mettere fine al conflitto.

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Orban in Ucraina

Telegiornale 02.07.2024, 12:30

Nessun leader dei Ventisette aveva più compiuto una visita ufficiale a Mosca dall’aprile del 2022. L’ultimo fu il cancelliere austriaco Karl Nehammer. La guerra in Ucraina era ancora ai suoi inizi. Orban vi si era recato nel settembre dello stesso anno, ma per i funerali di Mikhail Gorbaciov. Aveva invece incontrato Putin nell’ottobre del 2023, ma a Pechino per discutere di cooperazione energetica. Budapest dipende ancora molto dal gas russo.

La linea adottata dall’UE, ribadita venerdì ancora una volta dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, è che “solo l’unità e la determinazione apriranno la strada a una pace globale, giusta e duratura in Ucraina”, sottintendendo una sconfitta militare russa e il conseguente ritiro dalla parte occupata del territorio ucraino.

La situazione sul terreno va però piuttosto nel senso opposto: Mosca ha rivendicato negli ultimi giorni la conquista di diversi villaggi e giovedì anche Kiev ha ammesso il ritiro da una parte della città di Chasiv Yar, non lontano da Bakhmut, sotto attacco da mesi e che per la sua posizione strategica è considerata una roccaforte vitale a difesa degli ultimi bastioni di Kiev nel Donbass. Le forze aeree russe, con l’uso combinato di droni e missili, hanno inoltre messo a segno e documentato ripetuti raid su aeroporti militari ucraini, in cui hanno distrutto o danneggiato diversi caccia ed elicotteri. Operazioni che sono considerate una sorta di avvertimento in previsione della consegna all’Ucraina degli F-16 messi a disposizione dall’Occidente.

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