Ignazio Cassis e Antonio Tajani esprimono “profonda preoccupazione per il perdurare dell’aggressione della Federazione russa contro l’Ucraina” che continua a creare ingenti distruzioni e immani sofferenze.
In una dichiarazione congiunta firmata oggi (lunedì) a Locarno, dopo un incontro bilaterale a margine del Festival, i capi delle diplomazie di Svizzera e Italia si dicono “convinti che la pace richieda il coinvolgimento e il dialogo con tutti gli attori coinvolti” e dunque si impegnano a creare le migliori condizioni possibili per un nuovo vertice sulla pace “che veda anche la partecipazione della Russia”, assente il 16 giugno scorso all’evento del Bürgenstock, come “di tutti gli attori globali interessati” (anche Pechino e altri paesi vicini al Cremlino avevano disertato).
L’Italia ospiterà nel 2025 la quarta Conferenza Internazionale per la ricostruzione, parte di una serie iniziata proprio a Lugano e proseguita a Londra e Berlino. Se da una parte negli ultimi giorni sembra aumentare lo spazio per iniziative diplomatiche – nonostante la recente offensiva ucraina in territorio russo – dall’altra non c’è intesa a livello globale sui principi entro cui dovrebbe svolgersi il negoziato. Kiev e le cancellerie occidentali insistono in particolare sul rispetto dell’integrità territoriale del paese, che significa no al riconoscimento di occupazioni e annessioni.
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Notiziario 12.08.2024, 16:00
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