Zaporizhzhia: incendio alla centrale

È stato “completamente spento” l’incendio scoppiato nel pomeriggio di domenica alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che si trova in Ucraina, in territorio controllato dalle forze di Mosca. Ad annunciarlo nella notte sono state le autorità filorusse della regione.

Il fuoco si è sprigionato in una delle torri di raffreddamento, che stando all’agenzia TASS non era comunque operativa. Le fiamme sono state domate in serata e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che ha una presenza permanente nell’impianto, ha affermato che non c’è stato un impatto sulla sicurezza nucleare. Anche la gestione russa della centrale ha detto che la situazione è sotto controllo e nemmeno il livello di produzione di energia ha subito un impatto.

I tecnici dell’AIEA, che è un’ agenzia delle Nazioni Unite, hanno riferito di avere visto del denso fumo nero salire al cielo dopo una serie di esplosioni nella parte nord del complesso di edifici. La Russia ha accusato Kiev di avere provocato l’incendio con un bombardamento su una località vicina. Kiev parla invece di copertoni bruciati nella torre ed ha accusato “i terroristi russi” di usare Zaporizhzhia come arma di ricatto.

Dopo un iniziale tentennamento, Volodymyr Zelensky non fa alcun mistero di avere deciso la controinvasione della Russia e la definisce la giusta risposta agli attacchi di Mosca. “Solo dall’inizio di questa estate e solo dalla regione di Kursk sono stati effettuati quasi 2’000 attacchi sulla nostra regione di Sumy: con artiglieria, mortai, droni. Ognuno di questi colpi merita una giusta risposta”.

Funzionari governativi ucraini precisano che Kiev non ha alcuna intenzione di annettere o anche solo occupare territorio della Russia. L’obbiettivo è portare la guerra in casa degli invasori, indebolire il nemico e galvanizzare il morale degli ucraini. Per altro sul piano militare l’offensiva di Kiev in territorio russo non sembra avere provocato, almeno per ora, un cambiamento della situazione sui fronti di guerra all’interno dell’Ucraina.

Mosca sembra non avere ammesso subito tutta l’ampiezza dell’attacco subito, i cui contorni si sono precisati nelle ultime 24 ore: le truppe ucraine, a migliaia, sarebbero penetrate fino a 25-30 km in profondità. Ci sono stati almeno 16 feriti. La portavoce del ministero degli esteri, Maira Zakharova, ha promesso che l’esercito darà “una dura risposta” all’offensiva nemica.

Già ieri sera, dopo molto tempo, le bombe sono tornate ad abbattersi sui dintorni di Kiev, uccidendo un uomo e suo figlio di 4 anni e ferendo altre persone. Zelensky accusa i russi di avere impiegato un missile nordcoreano e torna a chiedere la fine delle restrizioni sull’impiego delle armi fornitegli dall’occidente.