Pochi giorni dopo le incursioni ucraine in territorio russo, il presidente Volodymyr Zelensky ha preso per la prima volta la parola riconoscendo l’avanzata delle sue truppe. L’operazione, riferisce il leader, fa parte dell’impegno di Kiev per ripristinare la giustizia dopo l’invasione russa, per esercitare “la pressione necessaria sull’aggressore” e per “spostare “la guerra” in Russia.
Durante i suoi consueti video serali, Zelensky non si era mai pronunciato chiaramente sulla nuova offensiva nella regione di Kursk.
“Oggi ho ricevuto diversi rapporti dal comandante in capo Syrsky riguardo alle linee del fronte e alle nostre azioni per spingere la guerra sul territorio dell’aggressore”, ha dichiarato il presidente. “Sono grato a tutte le unità delle forze di difesa per aver garantito questo. L’Ucraina sta dimostrando di poter davvero ristabilire la giustizia e assicurare la necessaria pressione sull’aggressore”.
Di fronte alla spinta di Kiev, la Russia ha intensificato i bombardamenti nella zona intorno a Sumy, città ucraina a ridosso dell’oblast di Kursk. Intanto, fanno sapere le autorità russe, 76’000 civili sono stati evacuati dalla regione dall’inizio dei combattimenti.
Kursk, Mosca usa bombe termobariche
Telegiornale 10.08.2024, 20:00