Faranno discutere, soprattutto nel mondo cattolico, le affermazioni avanzate da Papa Francesco sul "no" all'accanimento terapeutico contenute nel messaggio inviato giovedì mattina a Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, in occasione del convegno internazionale sul "fine vita" apertosi in Vaticano.
Le dichiarazioni del Pontefice, se non sono una vera e propria svolta per quanto affermato, lo sono sicuramente nel tentativo coraggioso di fissare principi, in un momento in cui il dibattito è caldo e in cui il fronte cattolico teme aperture verso l'eutanasia.
La guardia su tali temi resta alta, ma il Papa, come spesso accade, procede per la sua strada, indipendentemente dalle contestazioni. E' per questo che è davvero coraggioso asserire che "gli interventi sul corpo umano sono sempre più efficaci, ma non sono sempre risolutivi; possono sostenere funzioni biologiche insufficienti ma questo non equivale a promuovere la salute". Francesco invoca quindi "un supplemento di saggezza" in materia.
ATS/Reuters/EnCa