Una presunta spia statunitense, identificata con il nome di Paul Whelan, è stata arrestata venerdì in Russia dall'FSB, il principale servizio di intelligence di Mosca.
Secondo quanto reso noto lunedì, l'uomo è stato colto sul fatto e nei suoi confronti è stata aperta un'inchiesta sulla base dell'articolo 276 del codice penale russo, che prevede in caso di colpevolezza una pena detentiva fino a 20 anni.
Nessun altro dettaglio è stato reso noto. La vicenda rischia di esacerbare le tensioni già palpabili fra il Cremlino e le capitali occidentali. La Russia è stata accusata di numerosi atti di spionaggio in tempi recenti, il più clamoroso dei quali è l'avvelenamento in Gran Bretagna di Sergei Skripal. In luglio a Washington era stata fermata Maria Butina, una 30enne che attraverso la lobby delle armi si era procurata contatti nell'apparato politico statunitense. Rischia sei mesi di prigione seguiti da una probabile espulsione. È la prima cittadina russa riconosciuta colpevole nell'ambito delle inchieste relative alle ingerenze di Mosca nella campagna presidenziale del 2016.