Sono 5'500 i gazebo allestiti in tutte le regioni italiane dal Partito Democratico (PD) per le primarie di domenica, nelle quali saranno impegnati 20'000 volontari. I seggi sono aperti dalle 8.00 alle 20.00. I dati ufficiali dello spoglio verranno comunicati nella sede nazionale del Partito Democratico, al Nazareno a Roma.
La sfida per la segreteria del partito è tra Elly Schlein (anche cittadina svizzera, nata a Lugano, dove ha anche fatto il Liceo) e Stefano Bonaccini (governatore dell'Emilia Romagna).
L'incognita affluenza
Elly Schlein
Non ci sono stime ufficiali, ma sul voto incombe l'incognita affluenza. Nel 2019, quando venne eletto Nicola Zingaretti, andò ai gazebo oltre un milione e mezzo di persone. Nei giorni scorsi, i due candidati hanno detto di auspicare che stavolta si arrivi al milione. Un calo è considerato fisiologico, anche alla luce di quanto avvenuto nei circoli, dove stavolta hanno votato 151'530 iscritti: nel 2019 furono in 189'000. Sono stati infatti i congressi di circolo, che si sono svolti dal 3 al 19 febbraio, a indicare chi fra i 4 candidati - Bonaccini, Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli - dovesse andare al ballottaggio di domenica. In quella prima fase, il risultato è stato: Bonaccini al 52,87%, Schlein al 34,88%, Cuperlo al 7,96%, De Micheli al 4,29%.
Il sistema prevede che domenica possa votare chiunque si dichiari elettore del PD, basta firmare un modulo. L'obbiettivo dichiarato dai dem è quello di raggiungere almeno un milione di elettori, vigilando su possibili scorrettezze; il voto, evidentemente, può prestare il fianco a quelli che la stessa Schlein non ha esitato a definire "capibastone e signori delle tessere".
Schlein: "Non vogliamo più signori delle tessere"
Schlein ha chiesto "a tutti di vigilare davvero" affinché "le operazioni di voto siano una festa della democrazia, della partecipazione e della trasparenza. Noi non vogliamo più capibastone e signori delle tessere". "Siamo molto preoccupati da quello che ci ha raccontato Sandro Ruotolo, dicendoci che proprio da Salerno", città del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, "è arrivata una richiesta per avere 70'000 schede per votare alle primarie, quando alle ultime primarie nel 2019 hanno votato 33'000 persone e quando in una provincia molto più grande come Napoli ne sono arrivate 60'000".
Schlein: "Se sarò segretaria caccerò via i capibastone e i cacicchi"
Sull'affluenza alle primarie "saremo felici qualsiasi sarà il risultato, la speranza mia è veder superata la soglia di un milione di partecipanti. Solo con quell'ondata di mobilitazione si fa il cambiamento, si spazzano via le vecchie logiche. Se sarò segretaria caccerò via i capibastone e i cacicchi", ha detto Schlein.
Bonaccini: "Da lunedì tutti uniti"
"Timori per il condizionamento di infiltrati sulle primarie? Ma no. Mi auguro proprio di no. Penso che dobbiamo viverla come una grande festa democratica e spero che tutto proceda regolarmente, senza condizionamenti esterni". Così Stefano Bonaccini. "A me pare che un clima così civile da tanto tempo non si vedesse. C'è rispetto, amicizia. Ed è giusto che sia così, perché al netto di differenze che ci sono, altrimenti non ci saremmo candidati. Credo che debba essere così, perché da lunedì dobbiamo tornare tutti insieme togliendoci le magliette che abbiamo indossato in questa campagna".
"Se io dovessi prevalere - ha aggiunto - chiederò ad Elly, ma anche agli altri due contendenti, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, se hanno voglia di darmi una mano, perché è così credo che ci si debba comportare. Vorrei ricordare che l'avversario è la destra, non qualcuno all'interno del Partito Democratico. Cosa che, purtroppo registro, si è verificata negli anni passati. E anche qui serve un cambio di passo".
Notiziario 06.00 - 26.02.2023
RSI Info 26.02.2023, 06:46
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