Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk boccia le proposte britanniche sulla Brexit rimarcando che rischiano di compromettere il mercato unico. Secondo Tusk, da entrambe le parti si devono fare dei compromessi, "ma su certi punti non siamo disposti a transigere, prima di tutto sulle quattro libertà fondamentali".
Londra, prima dell’estate, aveva pubblicato un libro bianco sulla relazione con l’Unione Europea quando sarà realtà il divorzio e la fase di transizione. Il sistema evidenziato ricorda quello elvetico, considerato che si propongono molti bilaterali e un sistema unico per gestirli – il che è un po’ quel che si vorrebbe fare con Berna tramite l’accordo quadro – e ci si immagina un coinvolgimento britannico al mercato commerciale, ma nulla sulla libera circolazione dei lavoratori.
Donald Tusk ha pure annunciato un vertice straordinario per finalizzare l’accordo di divorzio tra circa due mesi, il 17 e 18 novembre, ma sarà convocato solo se entro metà ottobre l’Esecutivo di Theresa May fornirà garanzie solide e legalmente invocabili sull’Irlanda del Nord e sul fatto che quella parte del regno, in caso di divergenze, continuerà a rispettare le normative europee, rendendo così inutile una frontiera "concreta" con la Repubblica d’Irlanda. Tusk è più ottimista, ma l’eventualità di un fallimento del negoziato rimane reale.
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