Migliaia di israeliani sono scesi nuovamente in piazza sabato sera a Tel Aviv, per protestare contro il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu e chiedere la liberazione degli ostaggi. Ma stavolta la reazione della polizia è apparsa più energica. Dopo aver dichiarato illegale la protesta le forze dell’ordine riferiscono di aver arrestato 19 manifestanti, secondo quanto riporta Haaret. Per disperdere decine di persone che tentavano di bloccare la strada la polizia ha inoltre utilizzato gli idranti.
Sempre in serata circa un migliaio di persone ha marciato con fiaccole dalla residenza del presidente a Gerusalemme verso una piazza nel centro della città chiedendo il rilascio degli ostaggi ed elezioni.
Hamas: “Nostre condizioni immutate”
Nel frattempo, il capo dello staff del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, Taher Anonu, ha affermato che le notizie secondo cui Hamas avrebbe rinunciato ad alcune delle sue richieste nei negoziati per la liberazione degli ostaggi sono “propaganda israeliana”, e ha accusato Israele di cercare di ostacolare il tentativo di raggiungere un accordo. Lo riporta Haaretz. Secondo Anonu, le condizioni poste da Hamas per un accordo restano la cessazione della guerra, il ritiro delle forze israeliane da Gaza, la revoca del blocco e la riabilitazione della Striscia di Gaza.
In giornata i media arabi e altre fonti avevano riferito che Hamas avrebbe rinunciato alla richiesta di un ritiro totale dell’IDF da Gaza - inaccettabile per Israele - e a un cessate il fuoco permanente in favore di una tregua iniziale di 6 settimane.
Gaza, diplomazia bloccata
Telegiornale 21.02.2024, 12:30