Gli Stati Uniti, martedĂŹ, hanno posto il veto a una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco âimmediatoâ a Gaza. Si tratta del terzo veto dallâinizio della guerra tra Israele e Hamas.
La bozza di risoluzione, preparata dallâAlgeria, chiedeva âun immediato cessate il fuoco umanitario, che deve essere rispettato da tutte le partiâ, il rilascio di tutti gli ostaggi e si opponeva allo âsfollamento forzato della popolazione civile palestinese (mentre Israele vorrebbe unâevacuazione dei civili prima di scatenare lâoffensiva di terra a Rafah, dove sono ammassati 1,4 milioni di persone nel sud della Striscia di Gaza).
Come i precedenti testi condannati da Israele e dagli Stati Uniti, la risoluzione non condannava lâattacco senza precedenti di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di oltre 1â160 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dellâAFP basato su dati ufficiali israeliani. Per rappresaglia, lâesercito israeliano ha lanciato unâoffensiva che ha provocato piĂš di 29â000 morti a Gaza, la maggior parte dei quali civili, secondo il Ministero della SanitĂ di Hamas.
Nel fine settimana gli Stati Uniti avevano avvertito che la bozza algerina non era accettabile, minacciando di porre il veto. In quanto principale sostenitore di Israele, gli Stati Uniti ritengono che questa risoluzione metterebbe a rischio i delicati negoziati diplomatici sul terreno per ottenere una tregua che preveda lâulteriore rilascio degli ostaggi. In questo contesto, hanno fatto circolare una bozza di risoluzione alternativa. Mentre finora si erano sistematicamente opposti allâuso del termine âcessate il fuocoâ, ponendo il veto a due testi in ottobre e dicembre, la loro versione sostiene un cessate il fuoco, ma non immediato. Facendo eco alle recenti dichiarazioni di Joe Biden, il testo fa riferimento a un âcessate il fuoco temporaneo a Gaza non appena possibileâ e sulla base di una âformulaâ che includa il rilascio di tutti gli ostaggi.
La bozza americana si preoccupa anche di Rafah, avvertendo che âuna grande offensiva di terra non dovrebbe avere luogo nelle condizioni attualiâ. âNon abbiamo intenzione di affrettare il voto sul nostro testoâ, ha dichiarato lunedĂŹ un alto funzionario statunitense, precisando di non avere una âscadenzaâ. âCosĂŹ comâè, non può passareâ, aveva commentato una fonte diplomatica, citando diversi âproblemiâ legati in particolare alla formulazione di un cessate il fuoco e al rischio di un veto russo contro un testo prodotto dagli Stati Uniti.
Richard Gowan: âUSA mostrano limiti della loro pazienza verso Israeleâ
In ogni caso, questa bozza americana ârenderĂ nervoso Israeleâ, ha commentato Richard Gowan, analista dellâInternational Crisis Group. âGli Stati Uniti stanno finalmente usando il Consiglio di Sicurezza come piattaforma per mostrare i limiti della loro pazienza con la campagna israelianaâ.
Il Consiglio, da anni ampiamente diviso sulla questione israelo-palestinese, dal 7 ottobre è riuscito ad adottare solo due risoluzioni sullâargomento, essenzialmente di carattere umanitario. Con scarsi risultati: il flusso di aiuti a Gaza rimane largamente insufficiente.
Questo voto arriva pochi giorni dopo il secondo anniversario dellâinvasione russa dellâUcraina, una coincidenza sfortunata per gli Stati Uniti, ha osservato Richard Gowan. âSono sicuro che la Russia sfrutterĂ questa opportunitĂ per accusare gli Stati Uniti di usare due pesi e due misure quando si tratta di sofferenze civili in Ucraina e in Medio Orienteâ, ha affermato. âĂ tristeâ, ha esordito lunedĂŹ lâambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassili Nebenzia. Il Consiglio ha lââobbligo moraleâ di agire âper porre fine a questa tragica situazioneâ, ha aggiunto il suo omologo cinese Jun Zhang, ironizzando sulla posizione degli Stati Uniti, che âchiedono sempre la protezione dei diritti umaniâ.
âCosto umano è âintollerabileâ, ecco perchĂŠ Parigi ha votato a favore della risoluzioneâ
Per la Francia il costo umano della crisi a Gaza è âintollerabileâ, ecco perchĂŠ Parigi ha votato a favore della risoluzione araba su cui gli USA hanno messo il veto.  âIsraele si deve fermareâ, ha detto lâambasciatore francese Nicolas de Riviere dopo il voto, ammettendo dâaltra parte che âè incomprensibileâ che il Consiglio di Sicurezza ânon riesca a condannare Hamasâ.
La situazione umanitaria resta catastrofica
Intanto, sempre martedĂŹ, nuovi attacchi israeliani hanno preso di mira la Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria rimane catastrofica, in particolare a Rafah, minacciata da unâoffensiva di terra. Secondo le Nazioni Unite, quasi un milione e mezzo di persone sono ammassate a Rafah, situata nel sud del territorio palestinese contro il confine chiuso con lâEgitto, dove la popolazione è aumentata di sei volte dallâinizio della guerra tra Israele e Hamas.
Svizzera âdeploraâ fallimento risoluzione ONU
La Svizzera âdeplora il fallimentoâ al Consiglio di sicurezza dellâONU di âuna risoluzione per un immediato cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggiâ a Gaza, scrive questa sera sulla rete sociale X il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). âĂ urgente proteggere i civili a Gaza e garantire un accesso umanitario senza ostacoli. Il rispetto del diritto umanitario internazionale è una prioritĂ â, aggiunge il DFAE. La risoluzione, presentata dallâAlgeria, è stata bocciata a causa del veto degli Stati Uniti, ricorda il Dipartimento diretto da Ignazio Cassis in una nota, pure diramata in serata. La situazione umanitaria drammatica per oltre due milioni di persone a Gaza continua a peggiorare, sottolinea.
Nellâadottare la risoluzione, il Consiglio di sicurezza avrebbe tra lâaltro anche richiamato le misure preventive della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024 per la prevenzione del genocidio in Medio Oriente e ribadito il suo appello per una soluzione a due Stati, spiega il Dipartimento. âNon possiamo permettere che centinaia di migliaia di civili assediati siano lasciati morire di fame e soffrire di epidemie senza adeguate garanzie di sicurezza per la fornitura di assistenza umanitaria e per la loro stessa protezioneâ, ha dichiarato il rappresentante elvetico prima del voto al Consiglio di sicurezza, stando a quanto riferisce il DFAE.
Per Berna sono urgenti il rilascio immediato degli ostaggi, un cessate il fuoco umanitario, lâaccesso senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza e il pieno rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani da parte di tutte le parti. Su questa base, va poi avviato un dialogo politico, con lâobiettivo di una soluzione a due Stati.

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