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Blinken ed Herzog a confronto a Monaco

Il segretario di Stato USA sottolinea le opportunità per Israele legate a una normalizzazione con gli Stati arabi. Il presidente d’Israele sottolinea l’esigenza di sicurezza per il suo Paese

  • 17 febbraio, 22:50
  • 17 febbraio, 23:28
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Il ministro degli esteri statunitense, qui ripreso durante i lavori della conferenza sulla sicurezza

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Di: AFP/ARi

Alla Conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco di Baviera, Antony Blinken ha parlato di una “straordinaria opportunità” in Medio Oriente. Essa, come ha argomentato oggi, sabato, è legata al fatto che “virtualmente tutti i Paesi arabi” auspicano una normalizzazione dei loro rapporti con Israele.

“Praticamente ogni Paese arabo” ora “vuole integrare Israele nella regione, normalizzare le relazioni se non lo ha già fatto, fornire garanzie e impegni in materia di sicurezza in modo che” lo Stato ebraico possa sentirsi sempre più protetto”, ha affermato, aggiungendo che ci sono poi “sforzi genuini” in corso “per riformare l’Autorità nazionale palestinese” (ANP), in modo che divenga “un partner migliore per il futuro”.

Dichiarazioni, quelle del segretario di Stato americano, che si innestano però in un clima segnato da nuovi, preoccupanti sviluppi del conflitto a Gaza: con Israele che ha annunciato un imminente attacco a Rafah, la città più meridionale della Striscia, per snidare i miliziani di Hamas nonostante un massiccio afflusso di civili nell’area.

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Il presidente israeliano Isaac Herzog

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A Monaco il capo della diplomazia USA ha avuto un colloquio con il presidente israeliano Isaac Herzog. Il capo dello Stato ebraico, commentando le argomentazioni di Blinken, ha riconosciuto che esistono “opportunità” che debbono “essere studiate in profondità”.

Tuttavia, ha precisato Herzog, “è anzitutto la sicurezza di Israele che deve essere preservata”. A tal fine, ha sostenuto, “dobbiamo finire il lavoro di destabilizzazione e di sradicamento delle infrastrutture di base di Hamas”. Israele, che dopo l’attacco dello scorso 7 ottobre ha giurato di annientare il movimento radicale palestinese, non evoca apertamente la questione del futuro del territorio dopo il conflitto.

Da Monaco si fa pressione si Israele

SEIDISERA 16.02.2024, 18:20

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