La lotta per il potere in Venezuela è giunta a un momento cruciale sabato, giorno fissato da Juan Guaidò per l'ingresso degli aiuti umanitari attualmente bloccati alle frontiere con la Colombia e il Brasile, sigillate dalle forze armate fedeli al presidente Nicolas Maduro, il quale, da parte sua, nega che ai connazionali servano beni di prima necessità.
Il numero uno dell'opposizione ha varcato la dogana al valico di Cucuta, da dove intende dirigere le operazioni e dov'è stato accolto dalle autorità di Bogotà, Ivan Duque in testa, ma anche dai capi di Stato cileno Sebastian Pinera e paraguayano Mario Abdo Benitez, che lo hanno riconosciuto come loro pari, e dal segretario dell'Organizzazione dei paesi americani Luis Almagro.
La guardia nazionale è nel frattempo intervenuta per disperdere i contestatori (ci sarebbero almeno due morti) e tre camion carichi di merci sarebbero stati dati alle fiamme dalle forze dell'ordine, ma si ha anche notizia delle prime diserzioni di militari, con fuga oltreconfine.
AFP/dg