Il Governo francese ha annunciato che userà le maniere forti per sbloccare almeno una parte delle raffinerie e dei depositi di carburante occupati dai lavoratori in sciopero. In questo modo cercherà di far rientrare la crisi della benzina che vede un terzo delle stazioni di servizio a livello nazionale ormai a secco.
La causa sono gli scioperi in corso da giorni in alcune raffinerie e depositi dei gruppi Esso e Total, prolungatisi fino a oggi. I lavoratori chiedono alle aziende aumenti salariali immediatamente del dieci per cento, per far fronte all’inflazione record.
Il Governo, criticato da più parti, sembra ora intenzionato a prendere in mano la situazione. “Ho chiesto ai prefetti, come previsto dalla legge, di avviare la procedura per precettare il personale indispensabile al funzionamento dei depositi”, ha dichiarato la prima ministra francese Elisabeth Borne
La procedura riguarda però solo i siti del gruppo Esso, dove lunedì era stato raggiunto un accordo salariale tra la proprietà e due sindacati, ha sottolineato la prima ministra. L’accordo non ha sbloccato però la situazione visto che le due organizzazioni sono minoritarie nelle raffinerie bloccate.
I vertici dei sindacati hanno già replicato che sono intenzionati a contestare ogni misura davanti ai tribunali.