“La Russia era di fronte a una minaccia assolutamente inaccettabile”. Vladimir Putin si è espresso in questi termini sulla Piazza Rossa di Mosca lunedì mattina, nel suo discorso con cui ha commemorato la vittoria dell’allora Unione Sovietica contro la Germania nazista.
Il presidente russo ha elogiato con tono severo il dispiegamento delle forze armate russe in Ucraina, ricordando che “i soldati stanno combattendo per la sicurezza della Russia nel Donbass, nell’Ucraina orientale”. L’uomo forte del Cremlino ha spiegato la sua tesi, secondo cui Kiev era stata armata dalla NATO e dunque rappresentava una minaccia per la nazione russa. Con l'attacco all'Ucraina Mosca ha risposto ad "una minaccia diretta vicino ai confini russi" poiché "un attacco era già stato preparato, diretto anche alla Crimea".
Un momento della grande parata militare del 9 maggio a Mosca lunedì
Ha rimarcato che le truppe e i volontari che combattono nella regione orientale del Donbass ucraino lo stanno facendo per la loro Madrepatria. “La morte di ogni soldato o ufficiale è dolorosa per noi”, ha detto, segnalando che “lo Stato farà di tutto per prendersi cura di queste famiglie”. Ha poi concluso il suo discorso con un grido di battaglia: “Per la Russia, per la vittoria, urrà”.
Quest’anno non è stato invitato nessun capo di Stato straniero all’evento del 9 maggio mentre il centro cittadino moscovita è stato protetto da un immenso contingente di uomini in uniforme (tra militari, forze di polizia e altri servizi operativi).
La parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa di Mosca
La celebrazione del 77° anniversario della vittoria nel secondo conflitto mondiale è una festa molto sentita in Russia e la si celebra il giorno dopo rispetto all’Europa occidentale poiché la resa dei tedeschi fu vergata nella tarda sera dell’8 maggio, ma con i fusi orari per Mosca era già il 9.
Zelensky: "Nessuno si approprierà della vittoria nel '45"
Anche gli ucraini hanno sconfitto il nazismo nella Seconda guerra mondiale e per questo "non permetteremo a nessuno di appropriarsi di questa vittoria". Lo ha affermato lunedÎ il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, nell'anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. "Il nostro nemico" - ha aggiunto Zelensky, riferendosi alla Russia - "sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo". E ciò per sostenere la tesi di Mosca secondo la quale l'invasione è diretta a "denazificare" l'Ucraina.