Mondo

Putin in Mongolia non teme di essere arrestato

Sul presidente russo pende un mandato della Corte penale internazionale; è stato accolto con tutti gli onori dal suo omologo

  • 3 ore fa
  • 3 ore fa

RG 12.30 del 03.09.2024 La corrispondenza di Antonio D’Amato

RSI Info 03.09.2024, 12:31

  • keystone
Di: AFP/AlesS

Vladimir Putin è arrivato in Mongolia ed è stato accolto con una cerimonia sull’ampia piazza centrale di Ulan Baatar, la capitale, dal suo omologo Urkhnaa Khurelsukh. Un’accoglienza accompagnata da polemiche, siccome nei confronti del presidente russo pende un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (CPI) di cui il Paese asiatico fa parte.

Sulla carta, il Paese di Gengis Khan sarebbe obbligato a rispettare la clausola. Se non dovesse farlo, ipotesi molto probabile, potrebbe incappare in una rimostranza verbale da parte della CPI. Il mandato d’arresto è stato lanciato nel marzo 2023 in seguito al sospetto di deportazioni illegali di bambini ucraini verso la Russia. La Mongolia ha un legame storico con Mosca, Paese satellite negli anni dell’Unione Sovietica, e per quanto riguarda proprio la guerra in Ucraina non ha mai condannato l’invasione. L’incontro tra i due leader è stato criticato da un piccolo gruppo di manifestanti, subito messo a tacere dalle forze dell’ordine.

626398755_highres.jpg

I manifestanti contro Putin subito fermati

  • keystone

La visita di Putin coincide con l’85esimo anniversario della vittoria mongola-sovietica contro il Giappone. Ma il viaggio servirà soprattutto a consolidare i rapporti tra le due parti sia in ambito economico che industriale. In progetto c’è la costruzione di un gasdotto transmongolico, che legherebbe Mosca alla Cina.  

  • #Vladimir Putin
  • #Urkhnaa Khurelsukh
  • #Gengis Khan
  • #Mongolia
  • #Ulan Baatar
  • #Ucraina
  • #Corte penale internazionale
  • #CPI

Correlati

Ti potrebbe interessare