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Putin tra Hanoi e Pyongyang

Il presidente russo è atteso il 18 e 19 giugno per una visita ufficiale in Corea del Nord e Vietnam mentre cresce l’irritazione da parte della diplomazia USA

  • 17 giugno, 16:30
  • 18 giugno, 06:41
L'ultimo incontro, nell'estrema regione orientale dell'Amur, in Russia, nel settembre 2023

L'ultimo incontro, nell'estrema regione orientale dell'Amur, in Russia, nel settembre 2023

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Di: ATS/sdr 

Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita in Corea del Nord il 18 e 19 giugno, subito dopo si recherà in Vietnam. Soprattutto quest’ultima visita sta suscitando prese di posizione da parte degli Stati Uniti, il più grande partner commerciale del Vietnam. Hanoi, va ricordato, non ha aderito alla Corte penale internazionale, motivo per il quale il presidente russo la raggiunge senza nessun timore. “Nessun paese dovrebbe dare a Putin una piattaforma per promuovere la sua guerra di aggressione e permettergli di far passare come normali le atrocità”, ha dichiarato alla Reuters un portavoce dell’ambasciata statunitense ad Hanoi riferendosi all’invasione dell’Ucraina.

Prima di visitare il Vietnam, come detto, il presidente sarà a Pyongyang, prima visita dopo 24 anni, un incontro ritenuto importante per rafforzare la cooperazione militare e di sicurezza. Diversi indizi indicano che Kim si sta preparando a organizzare una sontuosa festa per il presidente russo, nel tentativo anche di aumentare la visibilità delle loro relazioni. A tal proposito, il sito web NK News ha dichiarato lunedì che le immagini satellitari indicano che la Corea del Nord starebbe preparando una grande parata nella piazza principale di Pyongyang.

Se queste sono ancora ipotesi, di certo ci sono le crescenti preoccupazioni a livello internazionale per un accordo sugli armamenti, con precise accuse, su tutte quella che Pyongyang fornisce questi mezzi a Mosca non senza un tornaconto. Funzionari statunitensi e sudcoreani hanno infatti accusato il Nord di fornire alla Russia artiglieria, missili e altre attrezzature militari per aiutarla a prolungare i combattimenti in Ucraina, forse in cambio di tecnologie militari.

Gli osservatori delle Nazioni Unite hanno concluso che almeno un missile balistico sparato dalla Russia contro una città dell’Ucraina a gennaio è stato fabbricato in Corea del Nord. I funzionari ucraini affermano di aver hanno contato circa 50 missili di questo tipo consegnati alla Russia dalla Corea del Nord. Sia Pyongyang che Mosca hanno comunque negato e respinto queste accuse.

Per Putin, che sostiene che la Russia è ferma ormai in una battaglia esistenziale con l’Occidente per l’Ucraina, il corteggiamento di Kim gli permette di fronteggiare Washington e i suoi alleati asiatici. “La lista dei Paesi disposti ad accogliere Putin è più corta che mai ma per Kim Jong questa visita è una vittoria”, ha commentato Leif-Eric Easley, professore all’Università Ewha di Seul.

“Non solo il vertice migliora lo status della Corea del Nord tra i Paesi che si oppongono all’ordine internazionale guidato dagli Stati Uniti, conclude, ma contribuisce anche a rafforzare la legittimità interna di Kim”. Il viceministro degli Esteri della Corea del Sud, Kim Hong-kyun, ha discusso di questa visita in una telefonata d’emergenza con il vicesegretario di Stato americano Kurt Campbell venerdì scorso.La Russia tira dritto e afferma di voler cooperare con la Corea del Nord, di voler sviluppare relazioni nel modo che preferisce e ribadisce che non si farà dire cosa fare da nessun paese, tanto meno dagli Stati Uniti.

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