Gli elettori turchi che domenica si sono recati alle urne per le amministrative hanno dato, una volta ancora, ragione a Recep Tayyip Erdogan. Sul piano nazionale, la coalizione che fa capo al presidente è infatti data al di sopra del 50%.
Il successo nazionale è però adombrato dal rischio per i conservatori islamici di perdere Ankara, la capitale, dopo un quarto di secolo. Inoltre anche il controllo di Istanbul, megalopoli di 15 milioni d'abitanti, nonché cuore economico del paese, è in forse. L'opposizione manterrebbe inoltre il potere a Smirne, terza città del paese e roccaforte laica. Anche i curdi, nel sud-est, farebbero segnare significative avanzate.
Per la prima volta nella storia nazionale inoltre, un membro del Partito comunista guiderà un capoluogo di provincia: Fatih Mehmet Macoglu è ormai certo della nomina a sindaco di Tunceli, nell'est.
ANSA/dg