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Quando il Covid era lucrativo

La pandemia è da tempo alle spalle e molte aziende cresciute durante la crisi fanno ora i conti con considerevoli perdite

  • 11 maggio, 14:12
  • 11 maggio, 14:49
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Un aperitivo virtuale fra amici, al tempo della pandemia: il sistema di comunicazione video Zoom ebbe una notevole diffusione durante il lungo periodo segnato dai lockdown

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Di: Radiogiornale/RSI Info

Secondo il Financial Times, 50 delle aziende che avevano vissuto un boom durante il Covid, dalla fine del 2020 hanno perso 1’500 miliardi di dollari di capitalizzazione di Borsa.

Tra le più colpite ci sono le aziende tecnologiche, tra tutte Zoom, il sistema di comunicazione video entrato a far parte della vita di moltissime persone costrette in casa dai vari lockdown, che dalla fine del 2020 ha perso l’80% del suo valore, ovvero quasi 80 miliardi di dollari. Nel 2020 aveva quadruplicato la sua quotazione.

RG 12.30 dell’11.05.2024 - Il servizio di Marzio Minoli

RSI Info 11.05.2024, 14:11

Altra azienda crollata Peloton, la quale produce biciclette da allenamento interno. Il suo valore a fine 2020 è sceso del 97%: 43 miliardi di dollari svaniti. E come conseguenza ecco arrivare l’annuncio recente di un taglio del 15% del personale. L’ultimo di una lunga serie.

Ci sono però aziende che, dopo aver visto i loro introiti crescere paurosamente durante la pandemia da fine 2020, hanno continuato a guadagnare.

Tra queste, una società americana di tecnologi, CrowdStrike, che opera nel settore della sicurezza informatica. Dopo aver visto il suo valore più che triplicato durante la pandemia, è cresciuta di un ulteriore 65% negli ultimi tre anni. Senza poi parlare di Amazon che continua a crescere, pandemia o meno. O Nvidia, il gigante statunitense attivo nell’intelligenza artificiale che da fine 2020, ha visto il suo valore crescere di 1900 miliardi di dollari.

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