"Quei missili nucleari non saranno usati"

La Bielorussia da qualche giorno ha iniziato a ricevere bombe e missili da Mosca. Si tratta di armi tattiche nucleari, il cui dislocamento era già stato annunciato lo scorso marzo dal presidente russo Vladimir Putin. E il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko, ha detto che non ha alcun dubbio nell'utilizzarli qualora il suo Paese dovesse essere attaccato militarmente.

Ma si tratterebbe di purA retorica nucleare. Lo dice alla RSI l'ex ambasciatore svizzero in Bielorussia, Claude Altermatt, secondo cui tali armi non saranno usate. E sottolinea che l'autonomia del presidente bielorusso è limitata, anche se lui intende far credere il contrario. Non vi sarebbe quindi il rischio che le armi tattiche nucleari vengano impiegate. Lukashenko, sottolina ancora Altermatt, è un uomo al potere da trent'anni ed è in grado di gestire tutte le crisi. "È un dittatore che non rispetta i diritti umani, ma non è uno che fa delle avventure, perché altrimenti avrebbe perso il potere già negli anni Novanta".

Nel frattempo a Bruxelles, nell'ambito della riunione dei ministri della Difesa NATO il segretario generale Jens Stoltenberg definisce quella della Russia una retorica nucleare sconsiderata.