Nelle ultime ore si sono intensificati i combattimenti nel sud dell’Ucraina, particolarmente colpite le città di Kherson e Mariupol. "L’aspetto che rende questa situazione ancora più assurda", racconta il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk alla RSI, "è che queste sono regioni russofone. Qui le persone sono molto, molto arrabbiate con i russi e con Putin". Non si capisce, sottolinea, se è vero quello che sostiene Putin, come mai le truppe russe, che sono intervenute proprio per salvare i russi dai "nazisti" ucraini, "non vengano accolte con pane e sale, come si dice da noi".
Ma anzi, "cercano di resistere in tutti i modi, anche quando le forze armate ucraine sono costrette a prendere nuove posizioni, entrano in funzione i civili, anche a mani nude, e cercano di convincere i soldati russi a tornare a casa".
"A Mariupol", racconta Maistrouk, "non c’è luce, acqua e la corrente elettrica viene e va. Mentre la situazione è veramente drammatica a Khersov: la città ha bisogno di un corridoio umanitario, perché i viveri e i medicinali sono quasi finiti, i morti per le strade sono tanti. Se non si interviene ci sarà la catastrofe umanitaria".