Raffica di sanzioni dagli USA e Gran Bretagna

Una nuova raffica di sanzioni contro la Russia è stata annunciata venerdì dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. È la risposta che segue l’annessione rivendicata e sottoscritta oggi da Putin delle regioni occupate dai russi.

Nel mirino del Dipartimento del Tesoro degli USA sono finite decine di società del settore tecnologico e della difesa collegate all’invasione dell’Ucraina, centinaia di deputati, oltre 900 dirigenti e i vertici della banca centrale russa, tra cui la governatrice Elvira Nabiullina.

"Non resteremo a guardare mentre Putin tenta fraudolentemente di annettere parti dell'Ucraina", ha detto la segretaria del Tesoro, Janet Yellen. Parole rilanciate dallo stesso Joe Biden: "Queste azioni non hanno legittimità". Gli Stati Uniti, ha proseguito il presidente americano, "onoreranno sempre i confini dell'Ucraina riconosciuti a livello internazionale. Continueremo a sostenere gli sforzi di Kiev per riprendere il controllo del suo territorio a livello militare e diplomatico, anche attraverso il nuovo pacchetto di aiuti per la sicurezza da 1,1 miliardi di dollari annunciati questa settimana".

Quasi in contemporanea anche da Londra arriva un nuovo pacchetto di sanzioni e nuovi blocchi. Il governo britannico ha annunciato che Mosca perderà l'accesso ai principali servizi occidentali da cui dipende e verrà introdotto il divieto di esportazione per quasi 700 beni che sono cruciali per le capacità industriali e tecnologiche russe. Tra i sanzionati, nel solco degli USA, anche nella lista inglese, figura la governatrice Nabiullina.

Una risposta a quanto avvenuto oggi a Mosca giunge anche da Kiev. L'Ucraina non negozierà con la Russia finché Vladimir Putin ne sarà il presidente. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky in un video su Telegram, replicando alle dichiarazioni capo del Cremlino durante la cerimonia di annessione di quattro regioni ucraine.

"L'Ucraina è e resta un leader negli sforzi di negoziazione. Abbiamo sempre offerto alla Russia un accordo sulla convivenza a condizioni eque, oneste e dignitose. Ma è ovvio che questo è impossibile con questo presidente russo. Non sa cosa siano la dignità e l'onestà. Pertanto, siamo pronti per un dialogo con la Russia, ma quando avrà un altro presidente", ha detto Zelensky.