Ci sono dei morti e almeno 80 feriti nei raid aerei israeliani sferrati sulla città portuale di Hodeida, nello Yemen occidentale, in risposta al drone lanciato ieri dai miliziani sciiti Houthi contro Tel Aviv, che ha causato la morte di un cittadino israeliano. Lo rende noto il ministero della Sanità dello Yemen guidato dagli Houthi, senza indicare un bilancio.
L’emittente Al Arabiya ha riferito che nei raid è stato colpito un deposito di carburante e raffinerie di petrolio. L’attacco ha preso di mira anche la centrale elettrica di Ras Khatib, utilizzata per generare elettricità per la città di Hodeida.
Israele, dal canto suo, ha confermato l’operazione. “Aerei da guerra hanno colpito poco fa obiettivi del regime terrorista degli Houthi nell’area del porto di Hodeida in Yemen”, ha detto il portavoce militare israeliano spiegando che l’attacco “è in risposta alle centinaia di attacchi condotti contro Israele nei mesi recenti”. Ha pure riferito che non ci sono cambiamenti nelle linee guida del comando del fronte interno. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dal canto suo, ha seguito l’attacco in Yemen dalla sede dell’Aeronautica militare al ministero della Difesa a Tel Aviv, ha fatto sapere il suo ufficio.
Houthi: “Israele pagherà per gli attacchi”
Un funzionario dei ribelli Houthi dello Yemen ha avvertito che Israele “pagherà il prezzo” per i suoi attacchi a Hodeida.
“L’entità sionista pagherà il prezzo per aver preso di mira installazioni civili e noi risponderemo all’escalation con l’escalation”, ha scritto sul suo account X Mohammed Al-Bukhaiti, membro dell’ufficio politico degli Houthi.
Israele, si indaga sull'attacco a Tel Aviv
Telegiornale 20.07.2024, 12:30