Sono stati due aerei israeliani ad effettuare, lunedì, l’attacco contro la base militare T-4 siriana. Lo ha denunciato il Ministero della difesa russo precisando che non ci sono militari di Mosca fra le vittime.
"Due aerei F-15 dell'esercito israeliano hanno effettuato l’attacco tra le 2:25 e le 3:53 di Mosca (le 2:25 e le 2:53 in Svizzera), lanciando otto missili teleguidati dal territorio libanese, senza penetrare nello spazio aereo siriano", ha affermato il portavoce. "Cinque di questi missili sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea – ha aggiunto – mentre i tre restanti hanno colpito la parte occidentale della base".
Le accuse sono state confermate dal regime siriano. In questi ultimi mesi, Israele ha condotto diversi raid in Siria contro le basi del regime e dei suoi alleati ma in merito a questo ultimo attacco ha evitato, al momento, ogni commento.
Sergey Lavrov, Ministro degli esteri russo
L’attacco missilistico alla base siriana "è uno sviluppo molto pericoloso", ha dichiarato il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, sottolineando che "le coalizioni militari ne dovrebbero tenere conto". Inoltre, questo raid "costituisce un’ulteriore prova della pericolosità della situazione in Siria".
Lavrov è intervenuto durante la conferenza stampa anche in merito al presunto attacco chimico contro i ribelli a Douma, affermando che "gli specialisti militari si sono già recati sul posto ma non hanno rinvenuto alcuna traccia di cloro o di qualsiasi sostanza simile utilizzata contro i civili. Siamo del tutto a favore di una tempestiva e onesta indagine che faccia luce sull'accaduto".
ATS/AnP