La Corte suprema svedese ha respinto lunedì l'appello di Julian Assange, con cui il fondatore del sito WikiLeaks chiedeva l'annullamento della richiesta d'arresto per aggressione sessuale e stupro commessi nel paese scandinavo.
Rifugiatosi nel 2012 nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra per sfuggire al mandato di cattura emesso dagli Stati Uniti, il giornalista e attivista australiano teme che, a processo avvenuto, Stoccolma decida di estradarlo.
Estradizione che Washington reclama imputandogli d'aver diffuso via internet documenti militari e diplomatici segreti. Oltre Atlantico l'accusato rischia una pesante pena detentiva se riconosciuto colpevole.
AFP/dg