La decisione del presidente statunitense Donald Trump di concedere una licenza alle aziende americane per poter fare affari, fino a 5'000 dollari annui, con l’agenzia di spionaggio russa, comunicata giovedì, poteva far pensare a un allentamento delle restrizioni nei confronti di Mosca.
Nella notte è arrivata però la precisazione dall’ambasciatrice al Palazzo di Vetro, Nikki Haley, secondo la quale le sanzioni per l'annessione della Crimea rimarranno in vigore sino a quando non ne sarà restituito il controllo all’Ucraina.
Stando Kiev, le pressioni sul Cremlino dovrebbero anzi essere rafforzate in relazione al riacutizzarsi della crisi nel Donbass. Un appello in tal senso è stato rivolto oggi, venerdì, alla comunità internazionale dal capo dello Stato Petro Poroshenko.
L’obbiettivo è quello di porre termine ai combattimenti che da domenica sono ripresi con particolare intensità, facendo una trentina di morti, nella regione di Adviivka, città strategica per la vicinanza a Donetsk e per i suoi impianti industriali.
ANSA/AFP/dielle