La Russia ha aperto un procedimento penale contro un noto attivista dell'opposizione sospettato di diffondere informazioni false sulla campagna militare di Mosca in Ucraina. Vladimir Kara-Murza è stato arrestato fuori da casa sua lo scorso 11 aprile, dopo che l'emittente americana CNN aveva mandato in onda un'intervista in cui criticava l'operato della Russia e descriveva il Cremlino come un "regime di assassini".
Dovrà restare in carcere fino al 12 giugno, ha fatto sapere un tribunale di Mosca. Parallelamente, il Ministero della giustizia russo ha aggiunto il suo nome alla lista di "agenti stranieri". Kara-Murza è un giornalista ed ex socio dell'ex leader dell'opposizione russa Boris Nemtsov. È stato ricoverato con sintomi di avvelenamento due volte, nel 2015 e nel 2017.
Il mese scorso, il Parlamento russo ha approvato una legge che prevede pene detentive fino a 15 anni per coloro che diffondono intenzionalmente notizie "false" su quella che Mosca chiama "operazione militare speciale" in Ucraina.
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Il bilancio ufficiale della Moskva
Intanto, a una settimana di distanza dai fatti, il Cremlino ha diffuso un bilancio dell'affondamento dell'incrociatore lanciamissili Moskva: un membro dell'equipaggio è morto, 27 sono dispersi mentre 396 marinai sono stati tratti in salvo. A sostenerlo è il Ministero della difesa russo. Poco dopo l'incidente, lo stesso Ministero aveva dichiarato che l'intero equipaggio della nave (circa 500 persone) era stato salvato.
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