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Russia blocca il corridoio umanitario in Siria

Il Consiglio di sicurezza ha rifiutato la proposta di mediazione svizzero-brasiliana per rinnovare il passaggio degli aiuti che arrivano dalla Turchia

  • 12 luglio 2023, 12:59
  • 27 luglio 2023, 11:02
immagine d'archivio

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  • Keystone
Di: redMM 

La Russia ha posto il veto su una risoluzione dell'ONU per estendere di nove mesi il corridoio umanitario per fare arrivare gli aiuti in Siria attraverso la Turchia. Il Consiglio di sicurezza ha rifiutato quindi la proposta di mediazione svizzero-brasiliana.

L'accordo che consente la consegna di beni essenziali via terra dalla Turchia nelle aree del Paese controllate dai ribelli è scaduto il 10 luglio e, mentre molti membri del consiglio di sicurezza - tra cui Stati Uniti e Gran Bretagna - hanno chiesto una proroga di un anno, la Russia ha insistito per soli sei mesi ponendo il veto, appunto, sul compromesso di nove proposto da Svizzera e Brasile.

Il valico di Bab al-Hawa, sul confine fra Turchia e Siria, è quello utilizzato fino ai giorni scorsi per far passare tonnellate di aiuti umanitari, con l'obiettivo di fornire assistenza a una regione di oltre 4 milioni di persone. Il veto russo ha chiuso di fatto questa possibilità. Restano altri due valichi, aperti da Assad in occasione del terremoto di febbraio, ma è da Bab al-Hawa che passa la stragrande maggioranza degli aiuti.

Circa l'85% degli aiuti che hanno raggiunto la Siria nordoccidentale via camion - - ha riferito Stephane Dujarric, portavoce della Nazioni Unite - sono passati attraverso il valico di Bab al-Hawa, quello che al momento non è operativo e l'unico autorizzato dal Consiglio di Sicurezza. "A pagarne il prezzo è la popolazione siriana del nord-ovest. Quattro su cinque di loro- spiega Pascale Baeriswyl, rappresentante permanente della Svizzera alle Nazioni Unite- sono donne e bambini che beneficiano degli aiuti transfrontalieri, anche attraverso la fornitura di cibo, acqua sicura, medicine e ripari, fornendo ogni mese un'ancora di salvezza a milioni di persone in condizioni di disperato bisogno".

La Russia, che aveva fatto una sua proposta, ha difeso la sua decisione incolpando la soluzione svizzero-brasiliana di fornire aiuto solo alle zone controllate dai ribelli, a scapito di quelle controllate dal Governo. L'ambasciatore statunitense Linda Thomas-Greenfield ha definito il blocco "un atto di assoluta crudeltà". Il Segretario Generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto "deluso".

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Siria, chiuso il corridoio umanitario

Telegiornale 12.07.2023, 12:30

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