Per la cooperazione internazionale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) saranno messi a disposizione 11,45 miliardi di franchi. I finanziamenti serviranno a coprire diversi progetti, con particolare attenzione all’Ucraina e alla protezione del clima.
Il budget, che verrà stanziato lungo il periodo 2025-2028, comprende complessivamente cinque crediti d’impegno. La distribuzione dei finanziamenti è stata indicata oggi, martedì, dai due dipartimenti, avviando la procedura di consultazione.
Alla cooperazione e allo sviluppo spetteranno la maggior parte dei contributi, con una percentuale del 59%, il 14% alla Segreteria di Stato all’economia (Seco) e quasi il 2,5% alla pace e alla sicurezza umana.
All’aiuto umanitario è invece destinata una percentuale del 25%. I finanziamenti in questo campo sono aumentati a causa dei bisogni sempre crescenti e della durata delle operazioni nelle regioni di crisi.
Le regioni interessate
Le regioni interessate dagli interventi per la cooperazione internazionale rimangono le quattro delineate dalle precedenti strategie. Sono l’Africa subsahariana, la zona che abbraccia il nord Africa e il Medio Oriente, l’Asia ed l’Europa orientale.
Il contributo umanitario della Svizzera in queste zone vuole garantire alla popolazione locale un accesso di qualità a servizi di base, sostenendo lo sviluppo sostenibile nelle sue tre fondamentali dimensioni: economica, sociale e ambientale.
Così facendo Berna intende contribuire a una crescita economica sana, sviluppando il tessuto economico locale e il settore privato. A questi obiettivi si affiancano poi quelli di promozione della pace, della democrazia e del rafforzamento dello Stato di diritto.
La povertà aumenta
Gli aiuti sono stati annunciati nel quadro di un aumento generale della povertà estrema nel mondo. Per la prima volta negli ultimi trent’anni è accresciuto infatti il numero di persone che vivono in condizioni di povertà estrema, portando il novero di bisognosi a circa 400 milioni.
Un contributo significativo è destinato anche all’Ucraina, per cui sono previsti fino a 1,5 miliardi di franchi. Saranno impiegati in due principali aree: 850 milioni sono pensati per perseguire le azioni condotte nell’ambito umanitario e della cooperazione allo sviluppo.
Per la ricostruzione del Paese, il cui costo è stato stimato a marzo nell’ordine dei 411 miliardi, sono invece riservati i restanti 650 milioni di franchi. Serviranno per ricostruire e riattualizzare le strutture socio-economiche necessarie per garantire una stabilità duratura della nazione.
Una parte delle dotazioni sarà infine dedicata per sovvenzionare la lotta al cambiamento climatico. Il budget, di 1,6 miliardi di franchi, vuole assicurare uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, in grado di assorbire ed affrontare i cambiamenti climatici previsti nel prossimo futuro.
Aiuti all'Ucraina al centro della riunione dei ministri NATO
Telegiornale 15.06.2023, 12:30