Prosegue il sostegno della Svizzera alle vittime dei terremoti in Turchia e in Siria. Altri specialisti e ulteriore materiale arriveranno nelle aree devastate. Per gli interventi dopo la catastrofe sono già stati stanziati quasi 8 milioni di franchi.
Ad Hatay, la provincia turca più colpita dai sismi, sono giunti lunedì scorso 4 medici del Corpo svizzero di aiuto umanitario: il loro compito consiste nel curare soprattutto i bambini e le loro madri in un ospedale locale, rafforzando in tal modo l'équipe d'intervento che sul posto è già attiva da 10 giorni.
Si sta quindi preparando la consegna di 100 tende invernali per famiglie e di 10 tende multiuso. Questi materiali si aggiungono alle 300 tende già inviate in Turchia la settimana scorsa. Duemila kit igienici sono stati distribuiti alla popolazione della città di Kahramanmaras e dei dintorni.
La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) ha inoltre agevolato la consegna di varie tonnellate di equipaggiamenti invernali donate da un rivenditore svizzero.
Le necessità sono considerevoli anche in Siria, dove la scorsa settimana è arrivata una équipe della DSC. Quattro esperti, due ingegneri e due esperti di catastrofi, partiranno alla fine della settimana per Aleppo: essi dovranno soprattutto valutare se gli edifici ancora in piedi siano ancora abitabili o meno. È prevista quindi la consegna di 300 tende invernali a nord-ovest dell'area colpita dal terremoto.
Stando ai dati forniti dalle autorità, il bilancio delle vittime è di oltre 42'000 morti in Turchia e di quasi 6'000 in Siria. Le Nazioni Unite quantificano le necessità di aiuti in un miliardo di dollari per la Turchia e in 400 milioni di dollari in Siria.
Nuovo terremoto in Turchia e Siria
Telegiornale 21.02.2023, 12:30