Il tribunale di Kiev ha rimesso in libertà lunedì l'ex presidente georgiano e governatore ucraino (a Odessa) Mikhail Saakashvili, divenuto uno dei più strenui oppositori del presidente dell'Ucraina Petro Poroshenko, respingendo la richiesta della procura di imporgli gli arresti domiciliari. Saakashvili era stato arrestato l'8 dicembre a Kiev. Il primo fermo risale però a tre giorni prima, quando i suoi sostenitori lo avevano liberato dalla camionetta della polizia in cui era rinchiuso.
Saakashvili era accusato di aver tentato di "sovvertire l'ordine costituzionale" e aver ricevuto a tale scopo finanziamenti da un oligarca considerato vicino al deposto presidente filorusso Viktor Yanukovich. Lui respinge le accuse e spiega: "Mi considero un prigioniero degli oligarchi ucraini", con un chiaro riferimento al capo di Stato, Poroshenko, imprenditore nel settore dei dolciumi. Saakashvili aveva annunciato uno sciopero della fame al fine di protestare contro l'arresto, ma dopo il verdetto della giudice Larisa Tsokol ha detto di voler solo tornare a casa.
ATS/Reuters/EnCa