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"Sarà una guerra lunga in Ucraina"

Messaggio del Pentagono agli alleati - Promessi altri 2,8 miliardi in armi USA - Kiev rivendica controffensiva nel Donbass - I filorussi accusano: "Bombardamenti vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia"

  • 8 settembre 2022, 23:31
  • 20 novembre, 15:06
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Controffensiva in Ucraina: la testimonianza di Cristiano Tinazzi

Telegiornale 08.09.2022, 22:00

Di: ATS/M. Ang. 

La guerra in Ucraina sta cambiando e l'Occidente si deve preparare a sostenere l'Ucraina nel lungo periodo: è il messaggio del capo del Pentagono, Lloyd Austin, al gruppo di contatto degli oltre 50 Paesi che sostengono Kiev e che sono tornati a riunirsi a Ramstein, dove il segretario alla difesa americano ha promesso altri 2,8 miliardi di aiuti militari USA, di cui 675 milioni di dollari di forniture belliche dirette dalle riserve americane.

L'ultimo pacchetto del Pentagono, il 20/mo dall'agosto 2021, comprende altri "lanciarazzi Howitzer da 105 millimetri, munizioni d'artiglieria, blindati Humvee, sistemi anti tank, armi piccole e ambulanze blindate". Ma non gli Atacm chiesti da Kiev, missili tattici con una gittata di 300 km: "la portata dei lanciarazzi Himars e Howitzer è sufficiente per rispondere alle necessità attuali degli ucraini", ha spiegato il capo di stato maggiore congiunto, Mark Milley.

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Ministri della difesa Nato riuniti a Ramstein

Telegiornale 08.09.2022, 22:00

Lo stop ai visti turistici russi e l'ira di Mosca

Nelle stesse ore la Polonia e i Paesi Baltici hanno annunciato dal 19 settembre un giro di vite sui visti turistici ai russi per questioni di sicurezza nazionale, nel timore di infiltrazioni pericolose. Una mossa che anticipa, rafforzandola, la sospensione dell'accordo di facilitazione dei visti dell'UE con la Russia decisa da Bruxelles. E che ha suscitato l'ira di Mosca: "l'Unione europea chiude la sua gabbia dall'interno e continua a isolarsi dalla Russia e dal resto del mondo", ha denunciato il ministero degli esteri, minacciando una risposta.

La visita a sorpresa di Antony Blinken a Kiev

Nel frattempo il segretario di stato americano, Antony Blinken, è volato a Kiev in una visita a sorpresa, la seconda dall'inizio del conflitto, per discutere con il presidente Volomyr Zelensky e con il ministro degli esteri Dmytro Kouleba dei restanti 2,2 miliardi di aiuti, che saranno versati sotto forma di prestiti e sussidi all'Ucraina e ai Paesi che si sentono minacciati da Mosca per l'acquisto di armi americane: una somma che porta a 15,2 miliardi di dollari il totale degli aiuti americani a Kiev dall'inizio dell'invasione.

Tra i Paesi che potranno beneficiare dei fondi, le ex repubbliche sovietiche della Georgia e della Moldavia, che hanno nei loro territori enclavi controllate da separatisti filorussi, nonché i Paesi baltici e la Bosnia, dove crescono le tensioni con i dirigenti serbi, notoriamente schierati con il Cremlino.

Intanto le forze armate ucraine hanno rivendicato la riconquista di territori nelle controffensive nelle regioni del Donbass e di Kharkiv e nel sud del Paese. "Nella regione di Kharkiv, i difensori ucraini hanno liberato più di 20 insediamenti temporaneamente occupati dagli invasori russi", ha affermato il vicecapo del dipartimento operativo principale dello stato maggiore delle forze armate di Kiev, generale di brigata Oleksiy Gromov, citato da Unian.

Le forze armate ucraine hanno ripreso giovedì a bombardare Energodar, la città che ospita la centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata dall'esercito di Mosca. Lo affermano le autorità locali filorusse, citate da Interfax, invitando la popolazione a cercare rifugio "immediatamente" nei bunker. Secondo il consigliere dell'amministrazione regionale Vladimir Rogov, inoltre, un checkpoint a Vasylivka, circa 65 km a est di Energodar, è stato preso di mira da due droni ucraini mentre una sessantina di civili si trovavano nelle vicinanze, causando un numero imprecisato feriti.

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