"L'attuale situazione" nella centrale nucleare di Zaporizhzhia "è insostenibile". Bisogna fermare i bombardamenti sull'impianto e nei suoi dintorni per mantenere l'integrità fisica della struttura e dunque di stabilire "una zona di sicurezza". Lo afferma l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) nel suo rapporto diffuso oggi, martedì, dopo la missione nell'impianto nel sudest dell'Ucraina, la cui zona è da settimane sotto bombardamenti dei quali Russia e Governo di Kiev si accusano a vicenda.
Nel rapporto si spiega che "è la prima volta che un conflitto militare si è svolto tra le strutture" di una centrale nucleare di queste dimensioni (è la più grande centrale d'Europa, ndr.). "Un incidente nucleare può avere un serio impatto nel Paese e oltre i suoi confini", afferma il rapporto degli esperti dell'ONU, sottolineando che nell'area dell'impianto sono stati registrati diversi episodi che "hanno violato i principi di sicurezza nucleare".
Ispettori AIEA restano a Zaporizhia
Telegiornale 02.09.2022, 14:30
"Serve una zona di protezione"
Di conseguenza “c'è bisogno urgente di misure temporanee per evitare che un incidente nucleare sia provocato dai danni fisici causati da strumenti militari". L'AIEA esige quindi "l'immediata creazione di una condizione di sicurezza nucleare e di una zona di protezione di sicurezza". A questo riguardo, l’agenzia si dichiara pronta ad avviare le consultazioni tra le parti per la sua instaurazione.
Il rapporto pubblicato elenca inoltre i danni subiti ad alcune parti della centrale occupata dai russi. La missione dell'AIEA infatti "ha osservato danni in diverse zone causati dagli eventi segnalati" in relazione al conflitto, "con alcuni danni vicino agli edifici del reattore", scrive nel suo rapporto. Gli esperti, prosegue il testo, "hanno osservato che alcuni lavori di riparazione erano già stati effettuati o erano in corso per alcuni danni e hanno notato che ulteriori lavori sarebbero necessari per riparare tutti i danni causati".
"Nessun rischio di proliferazione"
Indicazioni che possano far sorgere un problema di proliferazione non sono invece state trovate, rassicura l'agenzia.
L’agenzia tuttavia raccomanda di migliorare le condizioni in cui lavora il personale ucraino che gestisce l'impianto. "Il personale ucraino che gestisce l'impianto sotto l'occupazione militare russa è sottoposto a stress e pressioni elevati e costanti, soprattutto a causa del personale limitato a disposizione", ha dichiarato l'Agenzia. "Questa situazione non è sostenibile e potrebbe portare a un aumento degli errori umani con implicazioni per la sicurezza nucleare", conclude.