La delegazione dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha raggiunto giovedì la centrale di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, dopo aver dovuto aspettare diverse ore a una ventina di chilometri di distanza a causa di bombardamenti in corso. Attacchi per i quali Kiev e Mosca si sono nuovamente accusate a vicenda.
In mattinata, era giunta notizia che il sistema di protezione dell'impianto nucleare è scattato in seguito ad un attacco di artiglieria ed ha disattivato il reattore numero 5 dell'impianto.
Secondo la società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Energoatom, il reattore è stato spento automaticamente alle 4:57 (le 3:57 in Svizzera) dopo un altro attacco di mortaio delle forze russe. Il capo dell'amministrazione nominata da Mosca a Zaporizhzhia, Volodymyr Rogov, ha affermato invece che il reattore è stato spento in seguito ai colpi di artiglieria ucraini, riporta l’agenza russa Tass.
Gli ispettori sono riusciti a mettere piede dentro la centrale nucleare nel primo pomeriggio, dopo ore di ritardi e intoppi sulle strade e ai checkpoint. "L'integrità fisica della centrale" di Zaporizhzhia "è stata ripetutamente violata. È una cosa che non può continuare ad accadere" ha commentato, al termine della giornata, il direttore generale dell'AIEA, Rafael Grossi.
Gli esperti hanno ispezionato la struttura, dalla sala operativa ai reattori, guardati a vista dai tecnici della compagnia statale russa Rosatom, che Mosca ha messo a guardia del lavoro del personale ucraino dopo aver preso il controllo della centrale a inizio marzo. Un monitoraggio portato avanti nonostante i "rischi intrinseci" per il team di esperti e che ha fatto emergere le numerose criticità denunciate in queste settimane
La missione proseguirà alla centrale nucleare di Zaporizhzhia almeno fino a domani e nella regione fino a sabato. Lo affermano le autorità filorusse che controllano l'area dell'impianto, citate dalla Tass.
Nuovi attacchi vicino a Zaporizhzhia
Telegiornale 30.08.2022, 14:30