Il rischio di un incidente nucleare devastante nella centrale ucraina di Zaporizhzhia occupata dai russi non è stato mitigato dall'arrivo degli ispettori dell'AIEA (agenzia atomica internazionale), e per scongiurarlo si guarda ora ad Ankara, che ha messo sul piatto l'offerta di una possibile mediazione tra Mosca e Kiev.
Recep Tayyp Erdogan ha aperto la strada al dialogo in una conversazione telefonica con Vladimir Putin: "La Turchia può assumere un ruolo da facilitatore sulla centrale nucleare di Zaporizhia, come è stato fatto per l'accordo sul grano", recita un comunicato della presidenza turca.
I due "hanno fatto il punto sulla situazione in Ucraina" e soprattutto sugli accordi bilaterali, in particolare quello per la costruzione della prima centrale atomica turca, quella di Akkuyu, che per Ankara è "il simbolo della cooperazione con la Russia".
A Mosca le agenzie di stampa hanno sorvolato sull'offerta di mediazione, enfatizzando invece i complimenti turchi per "il ruolo costruttivo" della Russia nell'organizzazione della missione degli ispettori dell'AIEA.
Mentre è a Dmitry Medvedev che spetta ancora il ruolo del falco, con l'ennesima minaccia apocalittica: i tentativi "estremamente pericolosi" dell'Occidente di "farci a pezzetti" sostenendo l'Ucraina "ignorano un semplice assioma, la disintegrazione violenta di una potenza nucleare è sempre una partita a scacchi con la morte". La migliore garanzia che ha Mosca è il suo arsenale nucleare, ha avvertito.
Il team di esperti dell'agenzia atomica internazionale, intanto, ha incassato i complimenti del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ha citato "il loro coraggio e la loro professionalità" e ha puntato l'indice contro "la Russia che ha messo in pericolo il mondo".
distrutto 20 imbarcazioni su 42", una cinquantina i militari uccisi.
Ispettori AIEA restano a Zaporizhia
Telegiornale 02.09.2022, 14:30
Nelle ultime ventiquattr'ore si contano diverse vittime nei bombardamenti su tutta l'area del fronte, mentre a Bucha è stata completata la sepoltura delle vittime del massacro di matrice russa con la collocazione di ulteriori 13 tombe nel cimitero della cittadina. Le vittime totali "sono 1'100", denunciano i responsabili ucraini.
Sul terreno più propriamente militare, Londra sostiene che la controffensiva ucraina a Kherson ha preso i russi "di sorpresa" e che le forze di Kiev avanzano su tre direttrici minando la struttura logistica nemica nelle retrovie. Nonostante Mosca smentisca una qualche efficacia dell'operazione, gli osservatori rilevano numerosi raid arei nell'area, segno che le truppe russe stanno incontrando difficoltà.
Anche la città di Kherson è finita nel mirino e nel raggio dei missili ucraini, con almeno 8 esplosioni che hanno scosso la zona del porto fluviale. Un bimbo di 8 anni è rimasto ucciso in un raid a Mykolaiv.