Dalla prossima settimana i visti Schengen per i cittadini russi costeranno molto di più, ci vorrà più tempo per ottenerli e bisognerà presentare più documenti. La Commissione europea ha infatti prima annunciato e poi avviato la procedura per sospendere del tutto l’accordo con la Russia che garantiva una procedura semplificata.
L’accordo era già stato parzialmente sospeso all'inizio della guerra in Ucraina e ora verrà congelato del tutto. La proposta della Commissione sarà approvata entro venerdì ed entrerà probabilmente in vigore lunedì. Il prezzo di un visto Schengen per i cittadini russi passerà da 35 a 80 euro. La procedura durerà da 10 a 15 giorni e in certi casi anche un mese e mezzo. Saranno necessari più documenti e sarà più difficile ottenere visti a ingresso multiplo. I passaporti russi emessi per i cittadini della Crimea o delle repubbliche secessioniste come il Donbass non verranno riconosciuti per motivi tecnici.
E la Svizzera?
Le decisioni europee non saranno subito applicabili anche ai visti emessi dalla Svizzera. I Paesi membri dell'area Schengen, ma non dell'Unione europea, hanno infatti accordi separati con i Paesi terzi, che però sono praticamente la fotocopia di quelli di Bruxelles. Il Consiglio federale, in altre parole, dovrà decidere a sua volta in merito alla sospensione, ma è molto probabile che seguirà Bruxelles, come ha fatto finora sulle sanzioni. Quando l'UE ha parzialmente sospeso il suo accordo con la Russia in febbraio, Berna ha fatto la stessa cosa.