Il voto regionale in Sassonia e Turingia di domenica ha anche una notevole valenza a livello nazionale. Il governo federale, guidato dalla cosiddetta Coalizione semaforo del cancelliere Olaf Scholz, alleanza tripartitica formata da socialdemocratici (SPD), verdi (Grünen) e liberali (FDP), è sotto pressione ormai da diversi mesi e a circa un anno dal rinnovo del parlamento di Berlino del 2025 i sondaggi sono per le formazioni di governo estremamente negativi. Già le elezioni europee dello scorso giugno hanno dimostrato la poca popolarità del cancelliere e dei suoi alleati, in primis i verdi, guidati dalla ministra degli Esteri Annalena Baerbok e dal superministro dell’Ambiente e dell’Economia Robert Habeck, e del ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner.
Governo in difficoltà
La congiuntura economica internazionale sfavorevole, i riflessi negativi della guerra tra Russia e Ucraina, i molti dissidi interni sulle politiche economiche e sociali, sono stati solo alcuni dei motivi che hanno messo il governo Scholz in difficoltà. Sull’onda dei problemi del governo, l’opposizione è in grande ascesa, sia quella moderata conservatrice della CDU, con alla testa l’erede di Angela Merkel Friedrich Merz, e soprattutto quella più radicale della AfD (Alternative für Deutschland), partito della destra estrema che proprie nelle regioni dell’est sta riscuotendo il maggior successo. Anche il BWS (Bündnis Sarah Wagenknecht), formazione fondata all’inizio di quest’anno dall’omonima ex leader della Linke, la sinistra con forti radici nei Länder della vecchia Germania est, è diventata il terzo partito, scavalcando di punto in bianco i partiti di governo, almeno nei sondaggi della vigilia nelle regioni al voto.
Maggioranze da trovare
In Sassonia è al governo ora la CDU, insieme con SPD e Grünen. Il governatore Michael Kretschmer vuole rimanere al suo posto e molto dipenderà dai risultati dei suoi alleati. I conservatori di Merz sono impegnati in una testa a testa con la AfD per il primo posto. Se il BWS è solido al terzo posto, sia socialdemocratici che verdi che liberali dovranno invece lottare sino all’ultimo per passare la soglia del 5%; possibile che al parlamento regionale siano dunque rappresentati solo CDU, AfD e BWS, ma i conti verranno fatti a bocce ferme.
Anche in Turingia, dove al momento c’è un governo di minoranza di sinistra guidato da Bodo Ramelow (Linke), le prospettive non sono diverse: la AfD è davanti con ampio margine sulla CDU, poi arrivano BWS e Linke, sempre solida localmente grazie al contributo del governatore in carica. Qui il candidato di punta della destra radicale è Björn Hocke, forse il più controverso esponente dell’Alternative für Deutschland, coinvolto in vari scandali per le sue frequenti esternazioni estremiste e già finito sotto i radar della giustizia tedesca. In Turingia la AfD naviga oltre il 30%, Höcke potrebbe diventare il primo governatore regionale di estrema destra in Germania, se al Landtag riuscisse ad avere la maggioranza sufficiente. Gli altri partiti hanno già annunciato di non voler formare alleanze con la destra.
Berlino, Solingen e Mosca
Il risultato del voto in Sassonia e Turingia sarà determinato in parte sia dalla situazione locale, sia dalla cornice nazionale e internazionale. Se i governatori attuali, Kretschmer (CDU) e Ramelow (Linke) possono godere comunque di un buon sostegno che trascina i rispettivi partiti a Dresda come a Erfurt, è evidente che i problemi di Berlino si rifletteranno anche sui capoluoghi regionali, in negativo per SPD, Verdi e Liberali, mentre l’opposizione ne guadagnerà: AfD e BWS hanno assunto inoltre una precisa posizione riguardo alla guerra in Ucraina e al rapporto con la Russia, molto più moderata rispetto a quella del governo e conciliante con Mosca. La ragione risiede nella tendenza di gran parte dell’elettorato della ex DDR a considerare la Russia sempre sotto un profilo diverso rispetto al resto del paese. Lo stesso Kretschmer ha espresso più volte opinioni diverse da Merz, fautore della linea dura contro il Cremlino, consapevole del diverso quadro nel paese. Se quindi il voto degli elettori di Sassonia e Turingia verrà dato con uno sguardo a Berlino, ma anche a Mosca, è probabile che molti prendano in considerazione anche Solingen, dove la scorsa settimana un attentatore siriano simpatizzante dello Stato islamico ha ucciso tre persone. Il dibattito riaccesosi tra maggioranza e opposizione sulle questioni di asilo, integrazione, espulsioni e più in generale intorno al tema della sicurezza e dell’immigrazione potrebbe rafforzare le posizioni della AfD che in questi anni ha fatto di questi temi il proprio cavallo di battaglia. Dopo l’attentato e tre giorni prima del voto il governo a Berlino ha approvato un nuovo pacchetto sicurezza, resta da vedere come reagiranno gli elettori in Sassonia e Turingia.
Nella Germania orientale si prevede un terremoto politico
La corrispondenza 29.08.2024, 07:05