Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito lunedì un atto di “terrorismo contro tutti noi” l’attacco mortale a Solingen in cui è stato arrestato un siriano sospettato di legami con l’organizzazione dello Stato islamico. “È stato terrorismo, terrorismo contro tutti noi”, ha dichiarato il politico durante una visita alla città della Germania occidentale, dicendosi “arrabbiato (...) con gli islamisti che minacciano la coesistenza pacifica tra tutti noi”.
Ha inoltre promesso di inasprire “molto rapidamente” la legislazione sul porto d’armi e di “fare di tutto” per “espellere coloro che non possono e non devono rimanere in Germania”, in un momento in cui la tragedia ha riacceso il dibattito sulla politica migratoria del Paese.
Scholz, accompagnato dai leader regionali, aveva precedentemente reso omaggio alla scena dell’attacco di venerdì sera, che ha causato tre morti e otto feriti durante i festeggiamenti locali. Mazzi di fiori, candele e messaggi hanno testimoniato la commozione che ha attanagliato la città di circa 160’000 abitanti nell’ovest del Paese, nella regione del Nordreno-Vestfalia.
Dopo un giorno di fuga, sabato sera l’autore dell’attacco di venerdì, un 26enne siriano, si è consegnato alle autorità e, secondo la polizia, ha dichiarato alla pattuglia di agenti che l’ha bloccato di essere “responsabile” del crimine.
Sviluppi della strage di Solingen
Telegiornale 25.08.2024, 20:00