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"Schede sospette: 2,5 milioni"

Le dichiarazioni dell'OSCE gettano ombre sul referendum in Turchia, vinto di misura da Erdogan (51,4%)

  • 18 aprile 2017, 12:59
  • 23 novembre, 06:01
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un seggio elettorale

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un seggio elettorale

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Sono "circa 2,5 milioni le schede sospette" conteggiate nel referendum sul presidenzialismo di domenica in Turchia, vinto di misura dal "sì" (51,4%) sostenuto dal presidente Recep Tayyip Erdogan.

Lo ha detto la deputata austriaca (di origini turche) Alev Korun, membro della delegazione di osservatori dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), citata da media locali.

I sospetti nascono dal fatto che "la Commissione elettorale suprema (YSK), contrariamente alla legge, ha accettato le schede senza timbro ufficiale", ha spiegato Korun, membro dei Verdi e prima deputata di origini turche nel Parlamento di Vienna.

Lunedì, nelle conclusioni preliminari della sua missione di osservazione elettorale, l'OSCE/ODIHR (Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani) ha sostenuto che la decisione dell'YSK ha minato le garanzie contro i brogli, precisando che il voto in Turchia "non è stato all'altezza degli standard del Consiglio d'Europa".

ATS/Reuters/M. Ang.

Dal TG12.30:

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