A poche ore dalla chiusura dei seggi per le elezioni legislative in Gran Bretagna, che hanno sconfessato Theresa May dandole la vittoria, ma di fatto togliendole la maggioranza in Parlamento, la premier non avrebbe in alcun modo intenzione di uscire di scena.
Stando a quanto reso noto venerdì mattina da Downing Street, infatti, May si è recata dalla regina a Buckingham Palace alle 12.30 locali (le 13.30 in Svizzera) per chiedere l'autorizzazione di formare un nuovo Governo.
Secondo indiscrezioni di stampa, la premier avrebbe il sostegno degli unionisti del DUP per la formazione di un Esecutivo. I nomi dei ministri del suo Governo potrebbero essere già resi noti in giornata.
Il verdetto delle urne...
Quando manca ancora un seggio per completare lo spoglio, i risultati delle elezioni confermano la sconfitta dei conservatori, che ottengono 318 seggi - 12 in meno rispetto all'ultima tornata elettorale - e restano lontani dai 326 della maggioranza assoluta. I laburisti raggiungono quota 261: ben 29 in più rispetto al 2015. Crescono anche i liberal-democratici con 12 seggi (+4), mentre crollano gli indipendentisti scozzesi che ne riescono a guadagnare appena 35 (-21).
La sua leadership potrebbe essere a rischio
Si tratta di una clamorosa disfatta per la premier, che aveva convocato le elezioni anticipate proprio per conquistare una maggioranza più solida in vista delle trattative con la UE per la Brexit. Jeremy Corbyn, vero vincitore di queste votazioni, ha chiesto oggi, venerdì, le dimissioni della leader, ma secondo i media la prima ministra non avrebbe intenzione di gettare la spugna.
Alla luce dei risultati delle elezioni, il leader dell'UKIP, Paul Nuttall, ha annunciato le proprie dimissioni nel corso di una conferenza stampa. Il voto è stato "stupido, convocato per un atto di 'ubris' e arroganza", ha aggiunto spiegando che le elezioni hanno "messo in pericolo la Brexit".
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