Il discorso di Joe Biden, che nella notte non ha escluso di posticipare la data limite del ritiro delle truppe americane da Kabul, non è ovviamente stato gradito dai talebani. Per il presidente americano, un eventuale rinvio oltre fine agosto sarebbe organizzato a suo dire in accordo con i talebani, che però per voce di Suhail Shaheen, uno membri del team di negoziazione del gruppo, hanno subito minacciato l'Occidente: "Se gli Stati Uniti o la Gran Bretagna cercheranno di guadagnare tempo per continuare le evacuazioni dall'Afghanistan ci saranno delle conseguenze".
"Il presidente Biden ha annunciato che il 31 agosto avrebbe ritirato tutte le truppe americane. Quindi se estendono il limite significa che stanno estendendo l'occupazione e non ce n'è bisogno", ha detto il portavoce a Skynews a Doha, ribadendo che se "l'intenzione è continuare ad occupare" l'Afghanistan "si romperà la fiducia e ci sarà una reazione".
"Il caos all'aeroporto è colpa degli americani"
La situazione intanto resta tesa attorno all'aeroporto di Kabul, dove lunedì all'alba c'è anche stato uno scontro a fuoco tra le forze di sicurezza afghane e un gruppo di assalitori di cui non si conosce l'identità. Lo riporta su Twitter l'esercito tedesco, riferendo di un soldato afghano rimasto ucciso e di tre feriti. Nello scontro sono state coinvolte anche truppe della Germania e degli Stati Uniti che sono rimaste illese.
Un alto funzionario talebano, Amir Khan Mutaqi, domenica ha incolpato gli Stati Uniti per il caos all'aeroporto: "L'America, con tutto il suo potere e le sue attrezzature (...), non è riuscita a portare l'ordine all'aeroporto. C'è pace e calma in tutto il paese, ma c'è solo caos all'aeroporto di Kabul (...) Questo deve finire il più presto possibile", ha avvertito.
Talebani, ritiro USA non negoziabile
Telegiornale 23.08.2021, 22:00