Negli Stati Uniti sono aperti i seggi per eleggere il 47esimo presidente. Due i candidati che hanno fin qui portato avanti una campagna senza esclusione di colpi: a imporsi sarà di nuovo Donald Trump (presidente dal 2017 al 2020) o Kamala Harris, che sarebbe la prima donna ad accedere alla Casa Bianca? Verrà eletto chi dei due supererà la soglia di 270 grandi elettori.
Fino alle 3.00 ora svizzera si sono chiusi i seggi in una quarantina di Stati. CNN attribuisce fin qui 14 Stati a Donald Trump (per un totale di 154 grandi elettori) e 6 a Kamala Harris oltre al Distretto di Columbia (53 grandi elettori in tutto). Si tratta di risultati previsti. Si conferma il testa a testa per la Georgia, uno dei cruciali “swing States”.
Non è dato sapere quanto ci vorrà per decretare il vincitore: i sondaggi danno l’attuale vicepresidente Harris e l’ex presidente Trump molto vicini, potrebbero volerci anche dei giorni per decretare chi l’avrà spuntata. Decisivo sarà quindi il voto nei cosiddetti “Swing States”: gli Stati chiave che non sono roccaforti né dem né dei repubblicani, dove nessun candidato gode quindi di un vantaggio consolidato e i margini di vittoria sono spesso esigui.
Le elezioni si svolgono in un clima tesissimo. I cittadini inoltre non eleggono solo il prossimo inquilino della Casa Bianca: si vota anche per il parziale rinnovo del Congresso. I nuovi equilibri in Parlamento determineranno anche il margine d’azione del o della presidente. Vengono inoltre scelti diversi governatori.