Il Parlamento svedese ha approvato mercoledì una legge che rivoluziona la normativa sui reati sessuali (leggi il testo sul sito del Governo svedese). A partire dal primo luglio il sesso - senza il consenso esplicito reciproco - sarà considerato stupro. Con la nuova normativa la Svezia si allinea ad altri Paesi, come Gran Bretagna, Germania, Irlanda, Belgio Lussemburgo e Cipro.
La legge, quindi, estende i casi del reato di violenza sessuale che avviene non solo quando la vittima è costretta al rapporto con la forza, con la minaccia o sfruttando uno status psicofisico di vulnerabilità ma anche quando manca il consenso esplicito, fisico o verbale. La passività di chi subisce, inoltre, non sarà più considerato segno di partecipazione volontaria al rapporto sessuale.
In sostanza il principio che dovrà passare è: se una persona vuole compiere atti sessuali con qualcuno che rimane inattivo o dà segnali ambigui, dovrà scoprire prima se l'altra persona ha davvero la volontà di compiere questi atti.
Reuters/M. Ang.