Un tribunale olandese ha ordinato alla Royal Dutch Shell di tagliare del 45%, rispetto ai livelli del 2019, le sue emissioni di carbonio entro il 2030. Si tratta così di una vittoria storica per gli attivisti del clima. Definito "il popolo contro Shell", il caso era stato sollevato nel 2018 dalla filiale olandese di Friends of the Earth, una rete di organizzazioni ambientaliste, e sostenuto da altri sei gruppi e più di 17'000 cittadini olandesi.
I gruppi per il clima avevano chiesto alla corte di imporre tale riduzione, affermando che la multinazionale anglo-olandese avrebbe dovuto raggiungere gli obiettivi di emissioni contenute negli accordi sul clima di Parigi del 2015. Il tribunale ha così stabilito che i piani attuali del gigante petrolifero non sono abbastanza concreti. Shell in febbraio aveva annunciato che prevedeva le seguenti riduzioni rispetto ai valori del 2016: 20% entro il 2030, 45% entro il 2035 e 100% entro il 2050.
La sentenza potrebbe costituire un precedente per casi simili contro multinazionali inquinanti. La società potrà tuttavia ricorrere in appello.